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La scuola dal 1623 al 1990

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La scuola dal 1623 al 1990

L’insegnamento scolastico a Livigno fu inizialmente affidato ai sacerdoti, così come documentato dal rogito datato 1623. Nel 1700, grazie a numerosi benefattori, che di anno in anno eleggevano il maestro, avviene la prima vera fondazione scolastica: l’inizio dell’anno scolastico era fissato subito dopo le feste del Santo Natale sino alla Santa Pasqua e gli alunni dovevano aver compiuto 7 anni per poter frequentare la scuola.

Nel 1818, sotto il Regno Lombardo Veneto, il governo austriaco emanò un’apposita legislazione scolastica che affermava il principio dell’obbligatorietà e prevedeva che la gestione finanziaria delle scuole minori, della durata di due anni, fosse affidata alle autorità amministrative locali. Le scuole minori di Livigno e S. Rocco erano costituite rispettivamente da due locali affittati presso case private, mentre la scuola di Trepalle era ubicata presso una stanza della casa parrocchiale.

L’unificazione del Regno d’Italia non portò con sé innovazioni di forte rilievo. Secondo la legge Casati, emanata nel 1859, erano previsti due gradi di insegnamento: inferiore (gratuito e obbligatorio dai 6 anni di età) e superiore, ciascuno di due anni. Le spese per l’istruzione elementare e il mantenimento delle scuole rimasero a carico dei comuni che avevano inoltre l’onere degli stipendi dei maestri e la facoltà delle loro nomine e del loro licenziamento. Risultano attestate ben 5 scuole: due presso la contrada di S. Maria (una maschile e una femminile), due a S. Rocco (una maschile e una femminile) ed una scuola mista a Trepalle. Nel 1868 venne istituita anche una classe maschile per il biennio superiore.

Nel 1877, con la legge Coppino, l’istruzione elementare venne elevata a tre anni e venne sancito l'obbligo dai 6 ai 9 anni di età, introducendo delle sanzioni per chi lo disattendeva.
Al fine di risolvere anche il diffuso problema dell’analfabetismo degli adulti, furono regolamentate le scuole serali e festive (alla domenica dopo i vespri).

Con la legge Daneo - Credaro, nel 1911, la gestione delle scuole elementari venne definitivamente tolta alle amministrazioni comunali e affidata al Consiglio scolastico provinciale. Gli effetti positivi non tardarono a farsi sentire: furono terminati i nuovi edifici scolastici di S. Rocco e di Trepalle che erano stati progettati anni prima.

Sotto il regime fascista, nel 1923, fu varata la riforma Gentile che prevedeva il prolungamento della scuola elementare a 5 anni: prima, seconda e terza costituivano il grado inferiore; quarta e quinta costituivano il grado superiore. Le scuole erano separate sempre in maschili e femminili ed era previsto un esame con certificazione finale: alle classi terza e quinta.
Inoltre, era possibile proseguire con i "corsi integrativi di avviamento professionale", cioè le classi sesta, settima e ottava.

Tra il 1925 e il 1928 venne finalmente costruito un piccolo fabbricato, con due sole aule e un alloggio per l’insegnante, situato presso la frazione di S. Maria. Il forte incremento demografico, a partire dagli anni Trenta, rese però evidente la necessità di incrementare il numero delle classi e delle insegnanti. Così fu ampliata la scuola di S. Rocco e venne costruita una casa in economia destinata come scuola a Trepalle.

Nel 1948 la Costituzione della Repubblica Italiana pose l’obbligo scolastico come uno degli elementi costitutivi dello stato democratico.

Nel 1955 iniziarono i lavori di costruzione della nuova scuola di S.Maria. Scolari e insegnanti dovettero però attendere il collaudo per poter usufruire del nuovo edificio.

Nel dicembre 1962 fu approvata la legge che istituiva la scuola media unica dell’obbligo, gratuita, dagli 11 ai 14 anni di età.
A Livigno, le scuole medie iniziarono a funzionare nel 1964, nella Casa comunale. Solo qualche anno più tardi furono spostate nell’edificio che comprendeva già le scuole elementari.
Un’altra novità fu l’introduzione delle classi miste composte da elementi maschili e femminili nelle stesse aule. Rimaneva però in vigore l’organizzazione secondo il principio del maestro unico, cioè un maestro per ciascuna classe.

Solo con l'approvazione della legge n. 148 del 5 giugno 1990 nacque la scuola dei moduli e della pluralità dei docenti. A Livigno, l’addio al maestro unico venne dato nell’anno scolastico 1991/1992.

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